La “Festa dei vicini” di Ater e inquilini a Altobello
La “Festa dei vicini” di Ater e inquilini a Altobello
LA FESTA DEI VICINI
Venezia, 23 maggio 2017 – Spritz e pizzette, frittura con la polenta, saor, altri piatti della tradizione veneziana, vino e bibite, ma soprattutto buonumore e voglia di stare insieme, capirsi, guardare con ottimismo al futuro del quartiere.
Con questo spirito si è svolta per l’intera giornata di venerdì 19 maggio la “Festa dei vicini” a Altobello, organizzata dai residenti della zona e dall’Ater di Venezia, che gestisce gli alloggi e sta curando la ristrutturazione dell’area.
Gli inquilini che vivono nelle case popolari di via Squero si sono presi l’incarico, in collaborazione con l’Ater, di preparare il buffet per tutti gli intervenuti: inquilini, personale e dirigenti dell’Ater, rappresentanti delle istituzioni e della realtà del quartiere. Così alle 11 era tutto pronto e gli ospiti sono stati accolti in un spazio allestito con tavole imbandite, cucine in attività e musica, scelta da e presentata con stile professionale dal disk-jokey.
Dopo i primi saluti e un giro in via Fornace, per vedere lo stato dei lavori di ristrutturazione dell’area e apprezzare il lavoro delle signore del quartiere, che per l’occasione hanno riordinato e abbellito aiuole e aree scoperte, sono iniziati gli interventi delle autorità.
La festa è poi proseguita fino a sera, coinvolgendo così i ragazzi che uscivano da scuola, i lavoratori che finivano il turno , in un susseguirsi di incontri e di scambi conviviali, per rinsaldare vecchie amicizie, cercarne nuove, sviluppare convivialità, rafforzare i legami di prossimità e di solidarietà, lottare contro l’individualismo e l’isolamento. Obiettivi che dal 2004 caratterizzano la “Giornata europea dei vicini”, con feste allestite in quartieri di 1400 città di tutta Europa e di altri Paesi, come Canada, Messico, Giappone. Il coordinamento in Italia è stato curato da Federcasa (la Federazione degli enti e istituti che gestiscono alloggi di edilizia residenziale pubblica) e dall’Anci, l’Associazione dei Comuni italiani.
L’Ater di Venezia ha scelto di coinvolgere gli abitanti del quartiere dei Altobello perché è un’area problematica, con edifici bisognosi di manutenzione e presenza di attività illegali, dove però si sta sviluppando un articolato progetto di riqualificazione urbanistica e architettonica e si è da anni consolidata una pratica partecipativa, di confronto tra cittadini, istituzioni e aziende sia pubbliche sia private.
GLI INTERVENTI
Roberta Carrer, direttore incaricato dell’Ater.
Ha salutato brevemente gli intervenuti e ringraziato tutti coloro che si sono impegnati per la riuscita della festa.
Aldino Padoan, commissario straordinario dell’Ater di Venezia.
Ha richiamato il senso della Festa dei vicini: locale perché di quartiere, tra persone che vivono fianco a fianco le stesse situazioni, ma anche globale, in quanto organizzata in oltre mille città di trentasei Paesi. E intreccio di storie e di lavori, degli inquilini e di chi ha costruito e poi ristrutturato l’area. Con un’identità forte del vecchio “Macaè”, sviluppatasi ulteriormente con la partecipazione alle fasi propositive della riqualificazione della zona, il cosiddetto “contratto di quartiere”. “Un modello di scelte partecipate e condivise dalla collettività – ha detto – per cui è grazie a voi abitanti, e agli interlocutori del Comune, e ai nostri tecnici, che si sono individuati nuovi bisogni collettivi, nuove attenzioni sociali, poi tradotti in risposte progettuali”. Senza tralasciare un accenno alle problematicità della zona e alle nuove prospettive che si presentano grazie ai restauri di Campo dei sassi e delle Tettoie.
Salvatore Castegnetta, commissario straordinario dell’Esu, l’Azienda regionale per il diritto alla studio universitario.
Ha raccontato di essere mestrino, sia pur trasferito altrove, e di frequentare ancora i quartieri centrali di Mestre, dove conserva amici e parenti. Ha annunciato che probabilmente le Tettoie saranno destinate a alloggi per studenti, portando così nel quartiere l’energia, l’entusiasmo, la “cultura” dei giovani, metodo collaudato per alimentare i rapporti solidaristici tra le generazioni e per innovare la vita del quartiere.
Antonio Cavaleri, Federcasa.
Arrivato da Roma per portare i saluti della Federazione che raggruppa gli enti e le aziende dell’edilizia residenziale pubblica, sponsor dell’evento, ha spiegato cosa sia Federcasa e, allacciandosi agli interventi degli inquilini, ha spiegato come al centro di tutte le attività e le iniziative di Federcasa e quindi delle Ater vi sia sempre e comunque il cittadino alle prese col problema dell’abitare.
Lorenzo Visentin, consigliere municipale.
Ha ricordato il ritardo nel terminare l’intervento di riqualificazione dell’area, le scelte della precedente amministrazione Ater che hanno fermato i lavori rendendo l’area un enorme cantiere e allungando i tempi del ritorno a casa dei vecchi inquilini.
Don Ottavio, parroco delle Madonna Pellegrina.
Ha condiviso lo spirito della festa e auspicato la rapida consegna degli alloggi, per un quartiere finalmente tornato alla normalità.
Accorato l’intervento di una mamma del quartiere, del gruppo cosiddetto delle “mamme coraggio” che ha descritto la difficile situazione della cosiddetta “Nave 1”: presenza di spacciatori; abusivi che usano i garage come magazzini e spazio per attività illecite; immondizia abbandonata; insicurezza dovuta ai numerosi accessi, ben 12 rampe e vani scale, e ai portoncini scassati; infiltrazioni d’acqua che persistono nonostante i lavori finiti nel 2012. C’è però voglia e possibilità di reagire, di non rassegnarsi: e racconta di come i residenti si siano organizzati per ripulire l’area e per effettuare ronde serali, che assieme alle guardie private mandate dall’Ater cercano di scoraggiare i malintenzionati.
Un’altra inquilina si è detta contentissima dell’iniziativa e ha ringraziato l’Ater per aver scelto Altobello per questa Festa. Ha riconosciuto che non accade spesso che gli amministratori si trovino insieme, sullo stesso piano di dialogo, con gli inquilini, e ha raccontato come si sia felicemente prodigata per preparare da mangiare e organizzare la giornata con gli altri vicini. Ha voluto in particolare rendere atto dell’impegno, della professionalità e della partecipazione solidale degli addetti dell’Ater che si presentano a Altobello per fronteggiare situazioni spesso difficili.
Infine, giusto in tempo per la torta – decorata con due foto del quartiere, com’era ai tempi di “Macaè” – è arrivata la vicesindaco Luciana Colle, che ha voluto portare i saluti del sindaco e del Comune di Venezia e, dopo un breve discorso rivolto agli abitanti, si è unita ai festeggiamenti mescolandosi con i numerosi presenti.